Sofia

Oggi mia sorella Virginia si sposa. Sposa il mio fidanzato, Paolo. Dovevo sposarlo io il Paolo, ci conosciamo fin da bambini, e ci siamo fidanzati quando avevamo 15 anni io e 18 lui. Ci siamo promessi, come si dice, e facevamo progetti, una casa tutta nostra, con il giardino, e un cane per far giocare i figli, quattro ne volevamo, due maschi e due femmine. E poi l’orto dietro casa, che le verdure fresche fan crescere bene i bambini si sa, e qualche albero da frutta anche, un melo, un pero, e poi susine e ciliegie e chissà che altro. Facevamo sogni, il Paolo ed io, e tutti lo sapevano. Lo sapevano i nostri genitori, che ci guardavano quando si andava uno a casa dell’altro per studiare, o almeno questa era la nostra scusa. Lo sapevano i nostri amici, i compagni di scuola, ci chiamavano i “fidanzatini” prendendoci un po’ in giro, ma in realtà invidiandoci. Mai un litigio, mai un dispetto, mai una mala parola fra di noi. Io non ho mai guardato un altro ragazzo, lui mai un’altra ragazza. Eravamo io e lui, sempre, e andava bene così.

Poi un giorno è arrivata mia sorella Virginia e me l’ha rubato. Io non sono mai stata granché bella: piccolina di statura, magrolina, poco seno e poche curve, capelli castani insignificanti, occhi castani. Una bella bocca, questo sì, che a Paolo piaceva baciare. E poi sono intelligente, mi piaceva studiare, leggere, un libro dietro l’altro, e con Paolo si discuteva di scrittori, di poesie, di letteratura.

Virginia invece è bellissima, alta, bionda, due occhi azzurri che paiono rubati al mare più profondo, curve al posto giusto, il seno né troppo né troppo poco, il giusto insomma. Si veste bene, le piace vestirsi, spende tutti i suoi soldi per acquistare abiti, scarpe, accessori e va spesso dal parrucchiere. Io invece mi acconcio i capelli in casa, dal parrucchiere vado quando devo tagliarli, che mi annoia passare tutto quel tempo a far nulla lasciando che altri si occupino della mia capigliatura.

 

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Due sorelle