Ida sbarca a Messina, la sua città natale, chiamata dalla madre che deve ristrutturare la casa di famiglia prima di metterlo in vendita. Circondata dagli oggetti di sempre deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, e questo la porta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata da ragazzina: la scomparsa del padre.
Carnaio
Con uno sguardo che ricorda Saramago e Bolaño, Carnaio è un incubo di carne e soldi, la profezia di un mondo prossimo, in cui l’ultimo passo verso l’abisso è già alle nostre spalle. Riflette il rapporto tra “noi” e “loro”, tra noi cittadini occidentali figli del benessere, e i fuggitivi, gli immigrati, i richiedenti l’asilo del resto del mondo. Quel mondo vittima di guerre e soprusi, dittature e fondamentalismi. Disperati che giungono fra noi alla ricerca di una vita migliore.
Madrigale senza suono
E’ la storia di Carlo Gesualdo da Venosa, principe madrigalista vissuto fra il ‘500 e il ‘600, uomo tormentato e tendenzialmente depresso, raccontata da Igor Strawinsky. Il grande musicista in un suo viaggio a Roma ritrova un libro, una sorta di diario dove si raccontata la storia di Gesualdo, del terribile delitto del quale si macchia ma anche della sua genialità in campo musicale.
Segreti svelati
Le donne che tessono la trama di questi otto racconti sono spesso osservate nel punto di svolta della loro vita. Avvenimenti dimenticati, sogni ad occhi aperti, incontri fortuiti squarciano all’improvviso l’orizzonte e ci conducono in territori lontani e di frequente ignorati.
Berta Isla
Nessuno come Marías sa mostrare il lato oscuro e insieme quello luminoso dell’amore, nessuno meglio di lui sa che ogni cuore che batte è un mistero, persino per il cuore che gli sta piú vicino. Il nuovo romanzo di Javier Marías è la storia di un amore imperfetto, come lo sono tutti. È la storia di una relazione che, finita la passione, si regge in fragile equilibrio sul segreto, sulla lealtà e sul risentimento, su quanto non si vuole o non si può dire. È la storia di due cuori da sempre sconfitti che insieme cercano di resistere nella battaglia.
“4 3 2 1”
Le sorti della famiglia di Archie, protagonista del romanzo di Paul Auster, si moltiplicano in quattro possibili versioni della sua vita, che lo vedono orfano di padre o in conflitto col genitore, ricco grazie agli sforzi di quest’ultimo ma orfano del suo amore, oppure povero ma felice al centro di una famiglia unita. La girandola di queste quattro colorate e dettagliatissime possibili esistenze si svolge sullo sfondo di un’America che va dal secondo dopoguerra alla fine degli anni ‘60.
Divorare il cielo
Quei tre ragazzi che si tuffano in piscina, nudi, di nascosto, entrano come un vento nella vita di Teresa. Sono poco più che bambini, hanno corpi e desideri incontrollati e puri, proprio come lei. I prossimi vent’anni li passeranno insieme nella masseria lì accanto, a seminare, raccogliere, distruggere, alla pazza ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Al centro di tutto c’è sempre Bern, un magnete che attira gli altri e li spinge oltre il limite, con l’intensità di chi conosce solo passioni assolute: Dio, il sesso, la natura, un figlio.
Un ragazzo normale
Mimì ha dodici anni, occhiali e parlantina da sapientone, la fissa per i fumetti, gli astronauti e Karate Kid. Vive in un monolocale al Vomero, a Napoli, insieme ai genitori, la sorella adolescente, i nonni. Ha la fissa di riuscire ad esercitare la trasmissione del pensiero, e risparmia per comprarsi un costume da Spiderman, per essere anche lui un “supereroe”, come Giancarlo. Un “grande” che di lavoro scrive, con sole armi un’agenda e una biro con le quali cerca di sconfiggere il male.
Ma il male sconfiggerà lui, perché “lui” è Giancarlo Siani, giornalista de “il Mattino” che cadrà vittima della camorra proprio quell’anno e davanti al palazzo dove vive Mimì.
Le tre del mattino
Diversamente dai suoi libri gialli con i quali l’ex magistrato Carofiglio, si è fatto conoscere come romanziere, questo si può inserire a pieno titolo nella categoria dei romanzi brevi e, da un punto di vista tematico-concettuale in quello dei racconti generazionali.
Non fa niente
Esther e Rosanna stipulano un patto, per qualcuno forse scandaloso, inaccettabile. Un patto che cambia per sempre le loro vite. Nel 1933, in uno dei momenti più cupi per l’Europa, Esther ha dovuto lasciare Berlino, il suo innamorato, la sua libertà, ogni promessa di futuro. Ora è una giovane donna colta, dall’intelligenza tormentata; Rosanna invece è cresciuta in mezzo alle risaie, non ha potuto studiare e la sua bellezza le ha giocato un brutto tiro trasformandola in fretta in una creatura determinata e sensuale, ansiosa di cambiare la sua esistenza.