Assaf è un sedicenne timido e impacciato; inseguendo un cane per le strade di Gerusalemme viene condotto in luoghi impensati, di fronte a inquietanti personaggi. Fino a incontrare Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per salvare il fratello tossicodipendente. Il mistero e il fascino di Tamar catturano Assaf, che decide di andare fino in fondo, di “correre” con lei.
La signora della porta accanto
Hortensia è una designer originaria di Barbados, donna di colore, rimasta vedova, senza figli, molto scontrosa.
Marion è una architetto di origine lituana, madre di quattro figli, snob ed “educatamente razzista”. Due donne all’avanguardia e di successo, antesignane, proiettate in avanti e allo stesso tempo incredibilmente zavorrate da se stesse e dai propri errori.
Eva dorme
Eva dorme quando la madre Gerda riceve un pacchetto indirizzato a lei e lo rispedisce al mittente, cambiando così il suo destino. Le sembra di aver dormito anche in altri momenti importanti della sua vita. Ma ora no. Ora, risvegliata da un telefono che squilla, Eva sale su un treno e percorre i mille e più chilometri che separano Brunico da Reggio Calabria.
L’acqua del lago non è mai dolce
Odore di alghe limacciose e sabbia densa, odore di piume bagnate. È un antico cratere, ora pieno d’acqua: è il lago di Bracciano, dove approda, in fuga dall’indifferenza di Roma, la famiglia di Antonia, donna fiera fino alla testardaggine che da sola si occupa di un marito disabile e di quattro figli.
La figlia unica
Scritto con una semplicità solo apparente, è la storia di tre donne e dei legami d’amore e d’amicizia che intessono mentre si confrontano con le differenti forme che la famiglia può assumere al giorno d’oggi. Una libro sulla maternità e su cosa significa essere madre.
Il treno dei bambini
Viola Ardone ha riproposto un tema, quello della solidarietà sociale, che coi vari politici del giorno d’oggi al centro della scena politica italiana, sembra davvero qualcosa di obsoleto e inconcepibile. Un sentimento antico che andrebbe riscoperto, in un momento così buio, in termini sociali, culturali e (appunto) politici.
Arrivederci piccole donne
Una bella rivisitazione del famoso romanzo “Piccole donne” che probabilmente tutte noi a suo tempo abbiamo letto e sicuramente ricordiamo.
Il Colibrì
Con questo romanzo – ultimo in ordine di tempo – Veronesi ci racconta cosa accade quando un fragile colibrì, cioè Marco Carrera, così soprannominato per la sua piccola statura, deve indossare i panni di un’acquila reale. Alternando continuamente passato e presente, il romanzo ci porta attraverso la vita di quest’uomo, con un corollario di lutti e dolori incredibili.
Un attimo prima
La crisi che ha investito l’Occidente è giunta alle sue estreme conseguenze e il mondo vive un difficile periodo di transizione, in cui il lavoro ha perso la sua centralità. In questo contesto l’ex biologo Edoardo Faschi, ossessionato dalla morte del fratello Alessio avvenuta vent’anni prima, si sottopone a un trattamento psicologico sperimentale.
Eleanor Oliphant sta benissimo
La protagonista di questo romanzo è una donna non più giovanissima, una donna come chiunque di noi. E’ sola, ha un lavoro, un’appartamento, una piantina di cui si prende cura come fosse un essere umano o un animale, e una madre scomoda che la chiama una volta a settimana. Dice di sé di stare bene, anzi benissimo, ma affermazioni come questa spesso nascondono proprio il contrario di quanto affermano.