Esther e Rosanna stipulano un patto, per qualcuno forse scandaloso, inaccettabile. Un patto che cambia per sempre le loro vite. Nel 1933, in uno dei momenti più cupi per l’Europa, Esther ha dovuto lasciare Berlino, il suo innamorato, la sua libertà, ogni promessa di futuro. Ora è una giovane donna colta, dall’intelligenza tormentata; Rosanna invece è cresciuta in mezzo alle risaie, non ha potuto studiare e la sua bellezza le ha giocato un brutto tiro trasformandola in fretta in una creatura determinata e sensuale, ansiosa di cambiare la sua esistenza.
L’Arminuta
Cosa spinge una madre a dare la propria figlioletta di pochi mesi ad una cugina? E cosa spinge una madre adottiva a ridarla indietro poco più che adolescente? Sono queste le domande che sorgono in noi leggendo questo bellissimo romanzo. L’ Arminuta (la ritornata in dialetto abruzzese) è una ragazzina di appena 13 anni che da un giorno all’altro viene catapultata in una vita che non è più quella sua, quella a cui era abituata e che credeva sarebbe durata per sempre.
Le otto montagne
Un romanzo di montagna senza la retorica della montagna, ma con la passione vera e fisica per la bellezza e il fascino sobrio della montagna. E’ anche un libro sull’amicizia fra due ragazzi che diventano uomini. E’ una storia di montagna, ma anche una storia di un rapporto difficile fra padre e figlio, una storia esistenziale, di amicizie e amori, di paternità e maternità, di struggimenti e inquietudini. Una storia di fughe e tentativi di ritorni, alla continua ricerca di una strada per riconoscersi.
Trilogia della pianura – Kent Haruf
Primo libro della trilogia (gli altri sono Crepuscolo e Benedizione). Ambientato nella cittadina di Holt in Colorado, racconta con parole semplici e scevre da giudizi la vita di alcuni abitanti. Un romanzo corale, maestoso, non a caso il titolo si riferisce ad un particolare “canto piano corale” cantanto nelle chiese cristiane e si riferisce sia all’ambientazione delle grandi pianure del Colorado sia allo stile semplice e scarno della scrittura.
Una scrittura che colpisce diritto al cuore del lettore e al centro esatto dei problemi.
Un romanzo importante, da leggere piano, senza fretta, per lasciarsi trasportare a Holt e imparare a cogliere la bellezza anche nel dolore.
L’amore che mi resta
La sera in cui Giada si ammazza, Daria precipita in una sofferenza che nutre con devozione religiosa, perché è tutto ciò che le resta della figlia. Una sofferenza che la letteratura non deve aver paura di affrontare. Per questo siamo disposti a seguire Daria nel suo buio, dove neanche il marito e l’altro figlio riescono ad aiutarla.
L’estate degli annegamenti
In questo romanzo il tema giallo e misterioso si intreccia con il mito, e la protagonista – riflessiva e analitica grazie alla scrittura di Burnside – racconta di un’estate trascorsa su un’isola norvegese dove la madre pittrice ha scelto di vivere, nella solitudine e nell’isolamento. Sullo sfondo un padre assente che riappare all’improvviso per poi subito riscomparire.
L’aspetto che più spicca del lavoro di Burnside, a parte l’esattezza del linguaggio, è la bellezza della prosa. Detto in maniera molto semplice: scrive meravigliosamente.
L’ultimo arrivato
L’emigrazione nelle grigie periferie milanesi è il tema di fondo di questo terzo romanzo di Marco Balzano. La storia di Ninetto, ragazzino emigrato a soli dieci anni, la sua difficoltà ad esprimere se stesso, tratteggiato con grande umanità nel rapporto con Maddalena, la ragazzina di cui si innamora e che vuole a tutti i costi, e che resterà la compagna della sua vita, anche quando nulla andrà più per il verso giusto.